martedì 14 luglio 2015

Estate dalla zia - Giorno 4

Ma la zia Carla è veramente pazza! Come si è permessa di fare una cosa simile, che vergogna! Già riscrivere queste cose mi fa salire un’umiliazione fortissima!

Stamattina siamo andati al mare per la prima volta e io, abitando in Lombardia, era da molto che non lo vedevo e mi ha fatto veramente piacere tornarci. Acqua fresca e pulita, sabbia non troppo rovente, insomma tutto desiderabile, per quanto di calca ce ne fosse parecchia. Tutto è cambiato quando sono uscita dal primo bagno! La spiaggia era appunto molto affollata e, intorno al nostro ombrellone, c’erano molte famiglie, ma soprattutto ragazzi e ragazze della mia età o poco più grandi che si rilassavano al mare prima di una nottata da passare in disco. Mia zia disse: “È tardi, cambiati il costume che dobbiamo andare!”

Io le risposi: “Ok, qual è la nostra cabina?” 

Mi rispose: “ Ma che cabina?? Ti cambierai qui in spiaggia, una bambina della tua età non dovrebbe vergognarsi! Poi in cabina c’è tuo cugino Paolo” 

Non mi è mai piaciuto cambiarmi in luoghi aperti, riparata solo da un asciugamano, ma la zia aveva tanta fretta e la cabina era occupata.. 

“Va bene, zia per favore reggimi l’asciugamano.” 

“Ma continui ancora con questa storia di giocare a fare la grande?! Non ti servirà l’asciugamano, dai spogliati in fretta che dobbiamo andare!” 

Non riuscivo a credere a quello che mi avesse detto! Voleva che mi spogliassi completamente in mezzo a una spiaggia alla mia età!!! 

Le dissi “No, per favore zia… Mi vergogno..tienimi almeno l’asciugamano.” 

“Allora Claudia, non fare tante storie che ho fretta! Datti una mossa, se no quando torniamo a casa facciamo i conti!!” disse urlando mia zia, diventando rossa per l’agitazione. 

Io mi sentivo in imbarazzo per questa sgridata, e diventai in fretta più rossi di lei ma di certo non volevo farmi vedere nuda da tutti e insistetti. 

“No! Ti prego.. Zia...” 

Si arrabbiò ancora di più a tal punto che mi diede un forte schiaffo in faccia e con imbarazzo ancor maggiore, vidi che tutte le persone sotto gli ombrelloni vicini si erano girati a guardarci! Iniziai a piagnucolare, ma quando mia zia ha alzato il braccio per colpirmi nuovamente iniziai a slacciarmi il reggiseno. Appena me lo tolsi, mi misi un braccio davanti per coprirmi, ma mia zia rimbrottò: 

“E togli quelle mani da lì! Non mi far perdere tempo con queste cavolate.” 

Misi le braccia lungo il corpo. Non volevo contrariarla ancora e, più che altro, non volevo subire un altro schiaffo. Vidi che molti dei ragazzi li intorno si avvicinavano per vedere meglio la scena. La vergogna mi assalì ancora di più e rimasi paralizzata, con il cuore a mille, incapace di muovermi.

Mia zia vedendo che mi ero bloccata, con uno sbuffo mi tolse velocemente anche lo slip e io arrossii all’inverosimile sentendomi svenire dalla vergogna che provavo. Mi trovavo completamente nuda con le tette, il culo e la figa esposti allo sguardo di mezza spiaggia! Sentivo i ragazzi dietro di me che commentavano il mio sedere. “uhm.. Non so cosa ci farei..” “Che bel culo da scopare tutto!” Mentre quelli davanti ridacchiavano facendo apprezzamenti sulla mia fighetta poco pelosa della quale si vedevano completamente le labbra.
Ancora incapace di muovermi speravo che quel momento finisse presto, ma mia zia non trovava il mio costume di ricambio nella borsa così rimasi per due minuti buoni in quella orribile situazione. Quando zia Carla mi porse il costume, lo indossai velocemente e mi sedetti nel lettino con la testa bassa, non volevo vedere la faccia dei ragazzi che mi avevano vista nuda fino a qualche istante prima. Con la coda dell’occhio notai che tutti con calma tornavano alle proprie occupazioni, anche se tenevano un occhio su di noi per vedere se succedeva qualcos’altro di interessante. Per fortuna null’altro accadde e vidi mio cugino (che era già uscito dalla cabina prima che mi spogliassi e quindi aveva visto tutto) venire fuori da quel gruppo di ragazzi ridendo. 

“Eh Eh Eh Claudia. Che bel culo! Hai già fatto colpo sui miei amici!” 

Non risposi tenendo ancora la testa china, ma se non fossi stata ancora scioccata dalla vergogna l’avrei ucciso! Quando siamo tornati a casa mi sono fatta una doccia che mi ha fatto tornare la lucidità e poi mi sono messa nel letto a singhiozzare. Infine sono venuta qui a sfogarmi... 

Oh che vergogna che ho provato oggi!! 

Mi sono sentita trattata proprio come una bambina!!! 


Spero che nei prossimi giorni non si ripeta una scena del genere!


Trova qui il racconto completo!

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